La parola “ecumene” , da cui il
termine ecumenismo, deriva dal greco e significa “Terra abitata”. Un giorno, un
grande filologo inglese decise di tradurre questa parola in modo letterale e
quello divenne il nome del luogo dove ambientare il suo romanzo più famoso: il
filologo si chiamava J.R.R Tolkien e, il luogo, la Terra di Mezzo de “Il
Signore degli Anelli”.
Ora immaginiamo di trovare 3
persone in questa “Terra abitata”: una persona che sta cercando la Pace (P),
una persona che cerca la Fede (F), e una persona che sta cercando l’Unità(U).
Immaginiamoci il dialogo:
I ragazzi della GiFra e di Rondine |
P:- Io sto cercando la Pace
F:- Wow… io invece la Fede
P:- Che bello!
F:- aspetta un attimo però, come
posso trovare la Fede se non ho la Pace?
P:- Bravo… bel dilemma! Beh lo
stesso vale anche per me!
U:- Scusate se mi intrometto eh…
ma forse stando uniti una soluzione la troveremo senz'altro!
Più o meno, anche se in altri
modi, è questo quello che è successo tra la Fraternità della GiFra di Cortona e
i ragazzi di Rondine, la cittadella della Pace.
Noi della Gifra di Cortona, in
occasione della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, volevamo
vivere un momento veramente ecumenico di preghiera: provare a pregare con altri
cristiani, ma di confessione diversa.
Abbiamo dunque chiesto, tramite
fra Matteo Brena, responsabile dell’ecumenismo per i frati minori della Toscana
(e anche nostro assistente), di chiedere ai ragazzi di Rondine se fossero stati
disponibili a questa esperienza.
A Rondine (AR), da molti anni
ormai, vi è uno studentato internazionale per ragazzi, sensibili alle tematiche
di pace, che vengono a studiare in Italia, ma ad una condizione: devono
provenire da una situazione di conflitto ed essere disposti a convivere con un
ragazzo del paese “nemico”. Un piccolo luogo, quindi, dove i futuri dirigenti
crescono già sperimentando la Pace! (se vuoi approfondire vai su www.rondine.org)
Il Cristo "Unito" |
Dunque vi è proprio a Rondine una
presenza di ragazzi anche cristiani e di varie confessioni. Con loro il 17
gennaio abbiamo preparato una veglia di preghiera ecumenica, seguendo il
sussidio dal titolo “Cristo non può essere diviso!”
Proprio per questo, dopo aver
letto le letture in armeno, serbo, inglese, arabo, georgiano e in italiano,
abbiamo concluso con un “puzzle” con l’immagine di Cristo! Ognuno di noi ha
posto la sua tessera e un seme, a simboleggiare la volontà di portare un frutto
di verà Unità.
Ci siamo trovati in questa Terra
di mezzo: un gruppo di giovani (la Gifra), desiderosi di coltivare la propria
Fede, e un altro gruppo di giovani (di Rondine) con la voglia di seminare la
Pace… l’Unità è stata la nostra terra buona.
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